Eventi al museo

“Romano Levi in 100 bottiglie”: esposizione di 100 bottiglie di grappa di Romano Levi, con etichette uniche disegnate a mano da lui stesso. Dalla Collezione Griva

Rinnovata l’esposizione di 100 bottiglie della Collezione Griva del Grappaiolo Angelico Romano Levi di Neive. Molte le rarità acquisite ultimamente dalla collezione ora esposte al pubblico, oltre alle pittoresche etichette delle Donne Selvatiche degli ultimi anni e alcuni fantasiosi paesaggi di Langa, figura un bel gruppo di rare bottiglie degli anni ’70, alcune delicatissime etichette con le erbe della sorella Lidia e una graziosa serie dedicata agli animali. In particolare evidenza una rarissima bottiglia da un litro degli anni ’60, una rara bottiglia del 1983 per il Premio Grinzane Cavour, una Grappa con Moschino, una rarissima del 1983 realizzata per celebrare i 12 Soli di Luigi Veronelli, una “Ardente dell’Uomo Selvatico Tuttogrado” da 70 gradi imbottigliata a Luglio del 1972 ma la più simpatica e curiosa è senza dubbio l’etichetta dedicata alla “Festa degli Uomini” del 2 agosto 1989. Le 100 bottiglie resteranno in esposizione per tutto il 2018…

 

romano-levi_portrait Romano Levi nasce il 24 novembre 1928. Orfano del padre a 5 anni, a 17, in seguito alla morte della madre, inizia a distillare con l’aiuto della sorella Lidia. Sarà il suo lavoro, per tutta la vita.
Mio padre è morto nel 1933 ed è come non l’avessi mai conosciuto. Avevo cinque anni e i polmoni avevano appena fatto in tempo a scoprire il respiro della grappa, i miei occhi avevano visto ancora pochi carri attraversare il cortile. L’alambicco è stata l’eredità che ci ha lasciato. Quando morì, la distilleria passò a mia madre che rimase di lì a poco uccisa sotto un bombardamento. Io avevo 17 anni e dovetti prendere in mano l’azienda. Iniziai pensando: tanto è una cosa provvisoria”.

Romano-Levi-logo

Romano Levi ha disegnato l’ultima etichetta la sera del 1 maggio 2008. La distilleria è stata la sua vita. Non ha viaggiato, non ha visto il mondo; è il mondo che è andato da lui. Tante pagine sono state scritte, tante persone hanno parlato di lui e delle sue etichette, poco si è detto della sua grappa. Ora che Romano ha lasciato per sempre la sua distilleria, la grappa distillata negli ultimi anni riposa ancora nelle botti. Ora, finalmente, la Sua Grappa parlerà per lui.

 

“PROFUMO DI CAVATAPPI – L’aristocrazia del cavatappi, tra profumi, essenze e medicinali”

Esposizione di preziosi esemplari di cavatappi in miniatura realizzati in materiali preziosi, prerogativa delle classi sociali più elevate sin dalla fine del 1600. 

 

L’INGRESSO AD ENTRAMBE LE MOSTRE E’ COMPRESO NEL BIGLIETTO D’INGRESSO AL MUSEO DEI CAVATAPPI